RENDITA PASSIVA DA IMPRESA → SE NON ESISTE, LA VOGLIO!

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Spesso si sente parlare di rendite passive a sproposito e .. mi infastidisco

È uno dei termini più cercati su Google (ovviamente)

Ecco la verità sulle rendite passive (se esistono) che ho scoperto sulla mia pelle


Prima distinzione:

Una splendida rendita passiva (se esiste) può essere:

  • Da impresa (e simili)
  • Da investimento (e simili)

Oggi parlo solo della prima specialità, anche se io preferisco di brutto la seconda.

 

Seconda distinzione:

Online le opinioni sull’esistenza delle rendite passive sono polarizzate tra chi dice:

  • Non esistono
  • Esistono e ..ti spiego io come si generano

 

Alla fine di questa breve lettura ti prometto che avrai le idee molto più chiare.

[bctt tweet=”In genere si collega la rendita passiva a chi non ha voglia di fare un ..mazzo. Ma è vero?” username=””]

Io le rendite automatiche le collego a chi invece ha voglia di capire prima come funziona il denaro e l’impresa per poi  riuscire ad ottenere risultati migliori (per se stessi e per gli altri) facendo di più e meglio.

L’alternativa è lavorare a testa bassa e senza farsi troppe domande. Non c’è un “giusto o sbagliato”. Io ho fatto la mia scelta, che è quella di farmi domande e ottimizzare sia lavoro che investimenti.

Aspetta..cioè?

Cioè, in ambito generale, io credo si possa serenamente:

  1. Gestire il denaro invece di tenerlo in banca a fare la muffa o spenderlo in maniera dissennata
  2. Gestire i propri averi senza andare come zombie in banca ( o dove ti pare) a delegare totalmente la gestione di tutto quello che ci siamo guadagnati lavorando
  3. Fare impresa senza “desiderare” che l’impresa vada male.. i giorni in cui noi non andiamo (o non vorremo andare) a lavorarci

Oggi tratterò solo l’ultimo punto, cioè:

  • Fare impresa senza doverci per forza lasciare la vita sociale e gli affetti dentro.
  • Fare impresa senza essere indispensabili o volerlo essere per “…far vedere chi comanda”.
  • Fare impresa e provare ad ottenere quello che gli Americani chiamano “cash cow” (mucca da soldi) delegando invece di fare tutto da soli.

Cos’è una rendita passiva?

Una rendita passiva è una forma di reddito costante che non richiede un lavoro attivo e continuativo per essere mantenuta. Una rendita passiva può derivare dall’affitto di immobili, dall’incasso di royalties o semplicemente dal possesso di un’impresa.

Fondatore-padrone

rendita-passiva-impresa

Purtroppo l’idea imprenditoriale italiana è molto legata al concetto di sacrificio totale e di imprenditore/padrone che fa tutto 24/7.

Figata?

Non credo.

Quando non lavora “l’imprenditore tipo” si lamenta delle tasse, della burocrazia, dell’umidità e dei politici che lo ostacolano. Spesso ha ragione, …anche sull’umidità.

Attenzione, io tutto questo lo rispetto, ma comincio a pensare che sia uno stile di fare business ormai obsoleto e “cinese” senza nulla togliere ai validi imprenditori del “Regno di mezzo”.

Questo tipo di imprenditore-padrone in genere non riesce mai veramente poi a smettere di lavorare e magari partire e godersi la pensione esentasse in Portogallo…


Oggi mi sento come Steve🍎

Agli antipodi oggi troviamo i “nuovi imprenditori” e gli “startuppers” che prima di lanciarsi leggono libri culto come “Padre ricco Padre povero” e “4 ore alla settimana”, poi pensano che il mondo sia li fuori pronto a fargli le feste …come a a Steve Jobs mentre lancia il primo i-phone nel 2007.

Statisticamente il 90% delle startup fallisce nei primi tre anni. Anche la mia.


Cosa sbagliano i neo imprenditori

 

  • Non studiano abbastanza il mercato prima di iniziare
  • Non conoscono le reali necessità dietro il prodotto o il servizio che vogliono lanciare meglio dei loro futuri clienti
  • Mettono online proprietà web dove non condividono nulla di veramente nuovo o utile
  • Importano modelli di business dagli USA che in Europa non funzionano
  • Non conoscono la nuova scuola di pensiero “lean startup”
  • Cercano troppo la nicchia, o peggio, ambiscono al mondo

 

(io ho fatto questi ultimi due errori insieme e ho fatto kaputt ..quindi ora posso parlare..)

 

Col senno di poi è davvero tutto più facile…peccato che non serva più una volta che hai cappottato.

Time over, soldi finiti, entusiasmo consumato, competitors che galoppano con le nostre idee verso il futuro (che era nostro).

È una delle sensazioni più brutte che si possano provare… ma poi ti accorgi che hai imparato una valanga di cose che userai al prossimo giro.

O vinci o impari.

Quindi non puoi più perdere. Mai più.

E diventi invincibile.


L’amara verità sulle rendite automatiche

imprenditori-falliscono

Io, dopo alcuni tentativi seri di avviare un’attività (quindi non semplicemente investendo) che generasse reddito passivo, ho imparato l’amara verità.

Non esiste un’azienda che genera “pura” rendita passiva, e ti spiego subito perché con un morbido esempio.

 

  • Immagina un enorme gomitolo di lana
  • È pesantissimo
  • È spropositatamente più alto di te
  • Immagina di volerlo spingere per farlo rotolare
  • All’inizio è pesantissimo, lento, ma poi l’energia che gli hai trasmesso gli permette di rotolare
  • Con piccoli sforzi puoi controllare che continui a girare
  • Purtroppo però appena vai via, l’inerzia finisce e in gomitolo tende a fermarsi

grande-impresa-startup

La rendita automatica da impresa digitale è esattamente come il grosso gomitolo di lana.

Ci vuole una fatica immane per farla partire, ma appena ci allontaniamo la redditività si abbassa e i problemi irrisolti si accumulano.

Certo, possiamo assumere un pò di personale, magari in remoto, per far funzionare il tutto, ma questo eroderebbe la redditività e aggiungerebbe complessità allo strumento. Complessità che dovremo poi gestire.

È assolutamente possibile ridurre all’osso le attività necessarie al suo funzionamento, ma in un settore competitivo sarà difficile non curarsene affatto e mantenere le posizioni.

Nel caso di prodotti e servizi digitali è possibile avvicinarsi a qualcosa di molto simile alla rendita passiva da impresa, ma nei settori tradizionali proprio no.

Stai pensando alla lavanderia a gettoni, vero…? Non è così automatica neanche quella, non ti illudere.


Autorizzazione a stampare soldi🖨

Molti venditori di strumenti per generare rendite passive (spesso di trading) non spiegano questo aspetto. Lo ⏭ saltano.

Nelle spiegazioni che ci forniscono troveremo che tutto sta nel costruire il sistema (…o comprarlo già fatto da loro), poi basta premere il grosso bottone verde col simbolo del “dollaro” e poi via, parte la macchina che stampa denaro per noi.

Io non sono affatto contrario all’acquisto dei corsi, ma quando si tratta invece di “sistemi per guadagnare” penso non ci sia storia.

Il celebre marketer e imprenditore seriale Gary Vaynerkuk sostiene che non è possibile diventare milionari con imprese automatiche. Sopravvivere bene si.

Lui mette un limite a circa 60.000 dollari l’anno, poi l’automazione non è più sufficiente. Lui è convinto che quello sia lo spartiacque tra imprese che possono essere gestite in (quasi) totale automazione da remoto e quelle che richiedono molto più sforzo. Lui è uno pseudo-cialtrone che mi fa impazzire nei modi, ma ha una storia imprenditoriale importante. Si è fatto tutto da solo su Youtube quando non si sapeva neanche a cosa potesse servire, Youtube.

Ora è un venture capitalist, fa consulenza alle startup e altre 100 cose. Di fatto dice di lavorare 16 ore al giorno.


La trappola dell’automatico🕸

Hai mai visto annunci tipo: “mamma single di Milano guadagna 7832€ al mese stando a casa…non crederete ai vostri occhi… blablabla”. Ecco, quelli vendono dei trading systems per fare trading di opzioni binarie.

Sono spesso banalissime truffe e non c’è nessun metodo magico dietro.

Non si tratta di:

  •  impresa
  •  investimento
  •  lavoro

 

Sono software che non userai mai, che non imparerai ad usare o (sa va bene) corsi che non finirai mai.

Attenzione però, se sei attratto da quegli annunci significa anche che cerchi e vuoi di più, quindi sei sulla strada di chi cresce e non si accontenta.


La mia storia (poco automatica)

Quando ho avuto la mia brillante startup, insieme ad altri due fondatori, mi sono reso conto che non avrei mai più smesso di lavorare a quel progetto, anche se avessi voluto.

Non avrei potuto più smettere.

Altro che rendita passiva! Che pacco!

Ogni giorno i problemi da risolvere richiedevano una conoscenza necessaria per prendere le giuste decisioni. Quando parti con un progetto nuovo difficilmente saprai già tutto quello che ti serve, dunque oltre a lavorare, dovrai imparare anche “come si fa”.

E farlo. E bene.

Diventa dunque impossibile lavorare sole 4 ore alla settimana in fase di startup d’impresa.

Quattro ore sono forse appena necessarie per studiare i competitors per anticiparli o impostare le automazioni o rispondere a clienti e collaboratori o informarsi sul contesto legislativo dei paesi coinvolti.

Io mi sono personalmente scontrato con una serie infinita di aspetti che non avrei mai potuto o voluto delegare nella mia startup.

Chiarito questo, io sostengo che le rendite automatiche sono fantastiche e non smetto mai di studiare metodi nuovi per crearne.

Sono anche sincero però, quindi dico qui quello che ho scoperto sulla mia pelle.

Tutte le rendite richiedono lavoro e/o conoscenze. Prima o durante.


Smetti di lavorare appena fai qualcosa che ti piace

Questa è la bella notizia.

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Il bello è che non esistono limiti.

Non sembra più “lavoro” quello che fai per te stesso, ha un altro sapore, è una favola.

[bctt tweet=”Scegli un lavoro che ti piace e non lavorerai più un solo giorno della tua vita” username=””]

Quanto è vero!

Quando fai o studi per fare qualcosa che ti appassiona la tua vita si illumina e non vedi l’ora di tornare a lavoro, ogni giorno.

La cosa pazzesca che io adoro è poter lavorare in anticipo su un progetto che poi genererà benessere anche dopo che io avrò smesso di essere la parte attiva. Mi resta solo da fare la “manutenzione” e mantenere il gomitolo in movimento.

Funziona?

Certo, ma meglio tanti piccoli gomitoli, che uno solo gigante così da abbassare il rischio.

Quale rischio?

Il rischio che se pure un gomitolone si fermasse comunque resterebbero gli altri a rotolare per me.

Quindi invece di lavorare ogni giorno per qualcuno, è possibile senza dubbio:

  1. Studiare un servizio o un prodotto (preferibilmente) digitale
  2. Impostare l’impresa che lo rende fruibile ai consumatori
  3. Creare una architettura di marketing che mantiene vivo l’interesse
  4. ..e poi gestirla con il minimo sforzo possibile

 

Questa è rendita passiva da impresa, e come vedi, implica lavoro e conoscenza. Non è gratis, implica uno sforzo, ma in compenso è bellissima. Fidati che è molto meglio di una rendita senza fare nulla.

Non voglio scoraggiare chi pensava che bastasse un pò meno di così, ma è importante capire che è il sogno impossibile è quello di guadagnare stando in spiaggia a Copacabana tutto l’anno.

Credo questo sia impossibile inoltre per due ulteriori ragioni.

 

  • La prima è che un imprenditore, nuovo o navigato che sia, difficilmente gode del riposo, delle spiagge e delle birrette fresche troppo a lungo.
  • La seconda è perché appunto, il lavoro va fatto prima (molto) e durante (almeno un pò).

 

La bellezza in tutto questo io la vedo nella realizzazione che consegue chi crea imprese.


Cos’è un’impresa?

[bctt tweet=”Un’impresa per me è semplicemente una struttura che offre soluzioni ai problemi degli altri in cambio di denaro e riconoscimento. Semplice.” username=””]

Chiarito questo io sostengo che il reddito passivo da impresa, per quanto possibile, sia fantastico, pur non potendo essere totalmente passivo.

Tutti i redditi da impresa richiedono lavoro prima o durante, ma se lavorare sul proprio progetto è bellissimo allora il problema non esiste. Mica il tuo obiettivo è non lavorare? Il mio è ottimizzare ogni minuto di lavoro e generare valore per me e per gli altri.

Personalmente non smetto mai di cercare metodi per creare flussi di reddito pseudo-automatici e ci riesco piuttosto bene investendo e un pò meno creando soluzioni. Io vedo il lavoro fatto nella fase iniziale (guadagnando zero e non sapendo ancora se funzionerà) come l’investimento  necessario alla generazione di rendite da impresa.

Non è troppo diverso quello che faccio con strumenti finanziari alternativi o per me nuovi, dove il lavoro di selezione e di studio è prevalentemente concentrato nel periodo che precede l’investimento vero e proprio. A volte studio strumenti per mesi interi e poi decido di non usarli perché qualcosa non mi torna o perché il timing sarebbe sbagliato.

Ho sprecato tempo?

Assolutamente no!

Ho appreso un sacco, e la prossima volta che dovrò analizzare un problema simile sarò avvantaggiato.

A volte penso che pochi immaginano quanti tipi di investimento profittevoli esistono e non basta una vita per conoscerli e sfruttarli tutti.

Guarda la storia dell’italianissima impresa di pagamenti Satispay.


Interessante, vero?

Qual’è la tua storia?

Hai creato già aziende automatiche?

Hai investito in assets che generano rendite a bassa manutenzione?

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4 pensieri su “RENDITA PASSIVA DA IMPRESA → SE NON ESISTE, LA VOGLIO!

  1. Kevin da Verona dice:

    Io penso che finirò con un franchising. Io lo capisco che il mio capo non mi sopporta..io è meglio se faccio qualcosa in proprio sennò impazzisco.

  2. Gemma Isernia dice:

    Storia ben raccontata. Interessante perché anch’io avevo un’impresa tempo fa, lavanderia automatica ma i guadagni non sono mai stati automatici come pensavo.

  3. Ilaria (parrucchiera) dice:

    Facile a dirsi difficile a farsi. Quando l’impresa è la tua ti viene da dormirci dentro pur di farla funzionare tra carte, fatture, affitto, debiti e scocciature

  4. Fiona dice:

    Quanto è vero che smetti di sentire il lavoro come un lavoro appena inizi qualcosa di tuo. Non ti sembra di lavorare. Sto mettendo da parte i soldi e il sogno di tornare in proprio non l’ho messo da parte. grazie per quanto condividi

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