Investire in azioni ad alto dividendo può essere molto vantaggioso.
Ecco dunque le liste dei dividendi migliori 2023 sia per la azioni italiane che per quelle USA
In questo articolo leggerai anche come trovare facilmente azioni con alti dividendi […e dove comprarle gratis].
Un portafoglio di azioni ad alta cedola ma piuttosto sicure e stabili è qualcosa che si costruisce mese dopo mese, è un processo, non un traguardo.
Il miglior alleato è il tempo
Il trading (quello frenetico) implica passione, predisposizione mentale, stress e studio continuo, (molto affascinante), ma di fatto, non è adatto a chiunque.
Iniziare da zero poi, è straziante perchè implica anche perdere denaro a volte (..e tu non vuoi!)
Apprendere le conoscenze giuste per costruire un solido portafogli di azioni ad alto rendimento è possibile e redditizio.
All’atto pratico però cosa fare?
Obbligazioni, fondi, azioni, social lending, crypto, polizze, sembra tutto uguale e non si viene a capo della convenienza e specialmente del rischio collegato agli strumenti.
Qui parlo di una sezione del mio portafoglio.
È la sezione delle azioni da dividendo e non voglio che richieda troppa manutenzione.
Io uso principalmente Scalable Capital per fare trading senza commissioni sulle azioni e sugli ETF.
Elenco contenuti:
Ecco la lista dei migliori dividendi italiani del 2023:
Ticker | Prezzo | Rendimento FWD (stimato futuro) | Dividendo per azione |
---|---|---|---|
Edison | 1.220EUR | 23.36% | 0.28EUR |
MFE | 0.3020EUR | 16.56% | 0.05EUR |
Zucchi | 2.41EUR | 14.58% | 0.35EUR |
Cairo Comm. | 1.412EUR | 12.75% | 0.18EUR |
Banca Profilo | 0.1910EUR | 11.52% | 0.02EUR |
Rquita Group | 3.20EUR | 10.94% | 0.35EUR |
Jonix | 0.704EUR | 10.85% | 0.08EUR |
Intermonte Par. | 2.462EUR | 10.56% | 0.26EUR |
Conafi | 0.380EUR | 10.53% | 0.04EUR |
Dea Capital | 1.006EUR | 9.94% | 0.10EUR |
Anima Holding | 2.930EUR | 9.56% | 0.28EUR |
Mediobanca | 8.060EUR | 9.31% |
Questa tabella dei migliori dividendi italiani include il dividendo chiamato Forward, ossia il rendimento da dividendo a termine viene utilizzato per proiettare i futuri pagamenti annuali di dividendi di una società.
È rappresentato come percentuale del prezzo corrente dell’azione.
Serve tenere presente che questa è la stima di dividendo se comprassimo il titolo al prezzo attuale e se il dividendo futuro resterà invariato, due cose che difficilmente restano stabili in finanza.
I migliori dividendi su azioni che valgono pochi centesimi o su azioni che hanno perso molto nel recente periodo andrebbero evitati.
Ecco la lista dei migliori dividendi 2023 in USA:
Ticker | Prezzo | Rendimento FWD (stimato futuro) | Dividendo per azione |
---|---|---|---|
ZIM Integrated Shipping Services | 23.50USD | 115.32% | 2.50USD |
Golden Ocean Group Limited | 7.47USD | 38.15% | 1.60USD |
Star Bulk Carriers Corp | 17.48USD | 37.47% | 2.25USD |
1847 Holdings LLC | 1.61USD | 32.61% | 0.20USD |
Highway Holdings Limited | 2.12USD | 28.30% | 0.17USD |
Presidio Property Trust | 1.25USD | 26.80% | 0.41USD |
loanDepot, Inc. | 1.32USD | 24.24% | 0.85USD |
Diana Shipping inc. | 3.61USD | 22.85% | 0.10USD |
Natural Health Trends Corp. | 3.67USD | 21.80% | 0.80USD |
Betterware de Mexico | 7.43USD | 21.78% | 1.86US |
Su questa lista dei migliori dividendi USA 2023 valgono le avvertenze fatte sopra: quella in percentuale è solo la stima di dividendo dato il prezzo attuale, quindi è un dato destinato a fluttuare.
Per raffinare la ricerca di migliori dividendi attuali è bene usare strumenti come MarketScreener e simili.
Azioni con dividendi mensili
Esistono poche azioni al mondo che offrono dividendi mensili.
Quali sono le azioni con dividendi mensili?
Ecco una lista di titoli che paga dividendi tutti i mesi:
- Realty Income (O) 5.1%
- Main Street Capital’s (MAIN) 6.9%
- Agree Realty (ADC) 4.5%
- Phillips Edison (PECO) 3.3%
- TransAlta Renewables (TRSWF) 8.6%
Le azioni a dividendo mensile possono fornire una bella rendita prevedibile poiché pagano i dividendi ogni mese dell’anno.
Mentre la maggior parte delle azioni paga dividendi trimestrali, ci sono solo alcune decine di azioni che pagano dividendi mensili. Molti di essi hanno un rendimento da dividendo elevato, superiore al 5%.
La tabella sopra contiene l’elenco completo dei titoli a dividendo mensile con i relativi rendimenti.
Cosa si intende per dividendi?
Quando si possiede un’azione di una società direttamente (o tramite un fondo o un ETF), si possono ricevere dividendi.
Un dividendo è semplicemente la distribuzione di una parte degli utili di una società. In sostanza gli azionisti vengono pagati con dividendi per aver investito.
Essi sono decisi dal consiglio di amministrazione ed emessi come pagamenti in contanti, come azioni o altre proprietà. I dividendi azionari sono il modo per una società di premiare la fedeltà degli azionisti.
PERCHE’ COMPRARE AZIONI CHE PAGANO DIVIDENDI ALTI?
Prima di tutto perchè i dividendi permettono di generare interesse composto se reinvestiti immediatamente.
C’è da sapere che la maggior parte delle aziende non offre affatto dividendi, e se lo fanno, possono sospenderli senza molto preavviso. Le aziende possono aumentare i dividendi se hanno fatto maggiori profitti.
Le start-up e le aziende ad alta crescita in settori specifici come la tecnologia e le biotecnologie di solito non pagano dividendi. Tutti i loro profitti vengono (giustamente) reinvestiti nell’azienda in modo da poter mantenere un’espansione e una crescita superiore alla media.
Se un’azienda vuole aumentare il suo valore (che aumenta il prezzo delle azioni), può scegliere di reinvestire gli utili piuttosto che pagare i dividendi.
Alcune aziende scelgono di usare quel denaro per finanziare nuovi progetti, acquistare nuovi beni, riacquistare parte delle proprie azioni o acquisire un’altra azienda.
Le società consolidate sono più propense a pagare regolarmente i dividendi. Le aziende di settori diversi, tra cui quello petrolifero e del gas, finanziario, sanitario e farmaceutico, storicamente hanno generato alcuni dei più alti rendimenti da dividendi.
PERCHE’ LE AZIENDE PAGANO DIVIDENDI?
Ci sono spesso motivi fiscali, ma il motivo principale è che le aziende devono ricompensare gli azionisti nella maniera più efficiente per entrambi.
In alcuni paesi, i redditi derivanti dai dividendi sono tassati a un’aliquota inferiore rispetto ai redditi ordinari. Questo è soprattutto un incentivo per gli investitori che si trovano in fasce di tassazione elevate.
Se una società ha una lunga storia di pagamento di dividendi decide di eliminarli o ridurne l’importo questo è spesso un segnale che la società è in difficoltà.
Il reddito affidabile che i dividendi possono fornire è attraente per molti investitori, quindi saranno più tentati di acquistare azioni di una società che li paga.
Il pagamento dei dividendi è anche tipicamente un segno che una società è sana e che il management si aspetta guadagni futuri.
Comprare azioni prima del dividendo conviene?
Si dovrebbe acquistare prima o dopo il giorno del pagamento dei dividendi?
Posso comprare azioni appena prima del dividendo e venderle subito dopo lo stacco?
[bctt tweet=”Non ha senso comprare azioni prima dello stacco del dividendo. Mi dispiace” username=””]Il dividendo viene estratto dal valore del titolo. Per un rendimento più significativo, è potrebbe essere addirittura meglio acquistare dopo che è stato staccato il dividendo.
🇮🇹 Migliori Dividendi in Italia
Questa è la lista finale delle migliori azioni da dividendo italiani di sempre:
- Enel
- Mediobanca
- Mediolanum
- Stellantis
- ENI
- Snam
- Generali
- Azimuth
- A2A
- Terna
Queste 10 azioni da dividendo sono quelle che più spesso appaiono nei portafogli di investitori che cercano rendimento in Italia.
La mia opinione su questi titoli non è sempre buona.
Molti di questi titoli perdono valore da anni e troppi sono collegati al mondo bancario italiano che è un settore scarso e poco trasparente.
Per questi io preferisco investire in azioni che staccano dividendi Europee o Americane.
Ecco i migliori dividendi 2023 USA:
- Realty Income
- Johnson & Johnson
- American Express
- Coca-Cola Europacific Partners PLC
- Citigroup Inc.
⚠️ Attenzione:
I titoli a dividendo sono investimenti a lungo termine!
Anche i titoli a dividendo più solidi possono subire una volatilità pesantissima nel breve.
Le forze di mercato che possono farli salire o scendere nell’arco di giorni o settimane son svariate e spesso non hanno nulla a che fare con l’attività sottostante.
Quindi il titolo è sicuro, ma perde e guadagna valore continuamente.
Per investire nei migliori dividendi serve non preoccuparsi troppo dei movimenti di prezzo giornalieri.
Meglio concentrarsi sulla ricerca di società con attività eccellenti, flussi di reddito stabili e una solida storia di dividendi.
Il lungo termine fare il resto se avrai la pazienza di aspettare.
❌ Ti sconsiglio di copiare e comprare ciecamente questi titoli da altissimo dividendo italiani.
A volte, se il dividendo sembra cose alto è perchè il titolo è sceso di prezzo.
Se un titolo perde valore non è mai una cosa buona, dunque il suo dividendo potrebbe essere rivisto o azzerato.
Continua a leggere…
QUANDO E’ LA DATA DI PAGAMENTO DEI DIVIDENDI AZIONARI?
Quando si ricevono i dividendi?
Se una società ha intenzione di pagare i dividendi, gli azionisti ne vengono informati con un comunicato stampa. La data di stacco della cedola è fissata col comunicato. Tutti gli investitori che possiedono azioni a partire da tale data riceveranno i dividendi.
La data di pagamento dei dividendi è il giorno successivo alla data di stacco, il giorno in cui le azioni iniziano a essere quotate “ex dividendo”. Chiunque acquisti le azioni alla data di registrazione non ha diritto a ricevere l’ultimo pagamento dei dividendi. La data di pagamento è solitamente un mese dopo la data di registrazione.
In tale data, il denaro viene depositato per il pagamento agli azionisti aventi diritto presso un deposito.
Tuttavia, il modo migliore per guadagnare di più sul mercato azionario è reinvestire i dividendi.
Che azioni comprare per avere dividendi?
Le azioni che hanno buoni dividendi hanno caratteristiche precise:
titoli ad alto dividendo
con crescita costante
con bassa volatilità
adatti ad un investitore italiano
Per renderlo comprensibile a chiunque ho evitato termini tecnici ed ho compresso, per quanto possibile, la descrizione di un processo articolato, in pochissime righe.
Tieni presente che non tutti i titoli pagano dividendi, ad esempio, comprare azioni Tesla non da diritto a ricevere nulla.
Nota: Questo articolo non rappresenta un sollecito all’investimento, è a puro titolo informativo.
⭕️ Scorciatoia per costruire un Portafoglio Alto Dividendo (gestito a costo zero)
Apro e chiudo una breve parentesi per i più pigri (…siamo tanti).
Vedo già la tua faccia...ti stai chiedendo se farai mai tutta questa fatica per trovare, e soprattutto gestire, i titoli ad alto dividendo che troverai oggi.
Tu vorresti solo una lista di azioni già pronta, e qualcuno che ti dica come fare, vero?
Esiste una scorciatoia onesta
Si può copiare un portafoglio di titoli con cedola, gestito (e bilanciato) da professionisti, gratis.
Questa possibilità esiste dal 2020 e, ad oggi, già 770 investitori lo stanno facendo.
I titoli ad alto rendimento in questione sono 40 e l’investimento minimo è 500€.
Si chiamano “smart Portfolio” e ora ti racconto velocemente come funzionano.
Se non ti interessa scorri in basso.
1. Mi sono registrato su questo broker
2. Ho cercato nel menu a sinistra “copyportfolios” o “smart portfolios” ⤵️

3. Ho cercato nella barra di ricerca “dividendgrowth” ⤵️

4. Ho fatto click su “dividendgrowth”
Dividend Income Stocks (ossia azioni ad alto rendimento) ⤵️

5. Ho dunque depositato i circa 490€ che sono il minimo
(equivalgono a 500 dollari USA, è il minimo) e ho attivato l’investimento ⤵️

6. Fatto.
Cosa succede adesso?
Il sistema creerà nel MIO portafoglio di investimento personale una copia identica del portafoglio “DividendGrowth”.
Cosa significa?
Che di fatto sto investendo in 40 azioni Americane ad alto rendimento.
Le cedole vengono pagate sul mio conto e le posso incassare quando voglio (ho creato una rendita passiva semplice).
Cosa devo fare io adesso?
Niente.
Il portafoglio è gestito.
Dunque quando una di queste azioni non meriterà più di stare nella lista i manager la sostituiranno con un’altra migliore.
Il portafoglio ad alto rendimento quindi viene costantemente aggiornato.
Posso vedere la lista esempio di azioni ad alto rendimento?
Ecco la lista esempio di titoli alta cedola che compone questo portafoglio oggi:
I titoli cedolari più rappresentativi sono:
- Unilever
- Johnson & Johnson
- Pepsi
- MacDonalds
- Canadian Natural Resources
- Exxon-Mobil
- …e altri 34 titoli
Quanto costa tutto questo?
La gestione e il fatto di averlo non ha costi.
Non ho pagato per aprirlo e non pago per chiuderlo.
Quello che pago è sono le commissioni di compravendita dove previste. In genere vanno da zero a pochi euro.
Rischi?
Tutti quelli che comporta investire in azioni.
Investendo in azioni ad alto rendimento si corrono rischi, è logico.
In questo caso, con un portafogli gestito, più difficilmente resterò “incagliato” con azioni che vanno male, perchè i gestori le sostituiscono in tempo reale per me.
Nota: anche senza investire un euro è possibile vedere la composizione (fatti furbo…).
Migliori broker online
Migliori dividendi USA
Vuoi sapere quali sono le aziende USA che pagano regolarmente un dividendo abbondante da molti anni?
Ok, esiste una lista.
Sono i titoli inclusi nell’S&P500 didvidend aristocrats.
Al momento ci sono 67 azioni incluse in questo indice, che poi è anche un ETF.
Ecco la lista definitiva delle migliori azioni USA per dividendo:
Azienda | Settore | Anni |
Dover | Industrials | 66 |
Genuine Parts | Consumer discretionary | 65 |
Procter & Gamble | Consumer staples | 65 |
Emerson Electric | Industrials | 65 |
3M | Industrials | 63 |
Coca-Cola | Consumer staples | 59 |
Colgate-Palmolive | Consumer staples | 59 |
Johnson & Johnson | Healthcare | 59 |
Hormel Foods | Consumer staples | 56 |
Stanley Black & Decker | Industrials | 54 |
Federal Realty Investment Trust | Real estate | 54 |
Sysco | Consumer staples | 52 |
Becton, Dickinson & Co. | Healthcare | 50 |
Illinois Tool Works | Industrials | 51 |
PPG Industries | Materials | 50 |
Target | Consumer discretionary | 50 |
W.W. Grainger | Industrials | 50 |
AbbVie | Healthcare | 50 |
Abbott Laboratories | Healthcare | 50 |
Kimberly Clark | Consumer staples | 50 |
PepsiCo | Consumer staples | 49 |
VF Corp. | Consumer discretionary | 49 |
Nucor | Materials | 49 |
S&P Global | Financials | 48 |
Archer-Daniels-Midland | Consumer staples | 49 |
Automatic Data Processing | Information technology | 47 |
Consolidated Edison | Utilities | 48 |
Lowe’s | Consumer discretionary | 47 |
Walgreens Boots Alliance | Consumer staples | 46 |
McDonald’s | Consumer discretionary | 46 |
Pentair | Industrials | 46 |
Walmart | Consumer staples | 47 |
Medtronic | Healthcare | 44 |
Sherwin-Williams | Materials | 42 |
Franklin Resources | Financials | 40 |
Cincinnati Financial | Financials | 60 |
Aflac | Financials | 38 |
Air Products & Chemicals | Materials | 39 |
ExxonMobil | Energy | 39 |
Amcor PLC | Materials | 38 |
Brown-Forman | Consumer staples | 38 |
Cintas | Industrials | 38 |
Ecolab | Materials | 29 |
McCormick & Co. | Consumer staples | 36 |
T. Rowe Price Group | Financials | 34 |
Cardinal Health | Healthcare | 35 |
Chevron | Energy | 36 |
Atmos Energy Corporation | Utilities | 37 |
General Dynamics | Industrials | 30 |
West Pharmaceutical Services, Inc. | Healthcare | 28 |
A.O. Smith | Industrials | 29 |
Linde | Materials | 28 |
Roper Technologies | Industrials | 28 |
Caterpillar | Industrials | 27 |
Chubb | Financials | 28 |
People’s United Financial | Financials | 28 |
Albemarle Corp. | Materials | 27 |
Essex Property Trust, Inc. | Real estate | 27 |
Realty Income Corporation | Real estate | 27 |
International Business Machines | Information technology | 26 |
NextEra Energy Inc. | Utilities | 26 |
Brown & Brown | Financials | 25 |
Church & Dwight | Consumer Staples | 25 |
Clorox | Consumer staples | 18 |
Ora la tentazione di copiare questa lista e comprare queste azioni ad alto dividendo è alta, vero?
Il punto è che serve anche sapere come gestire tutto questo.
Per questo ti rimando alla scorciatoia che ti ho indicato sopra, dove questi titoli vengono comprati e venduti automaticamente e senza costi direttamente nel portafoglio.
Questo evita di restare incastrati in titoli in perdita che annullerebbero tutto lo sforzo di investire in azioni con i migliori dividendi e guadagnare.
📽 VIDEO AZIONI DIVIDENDO YOUTUBE
Il miglior video su Youtube che spiega in 2 minuti cosa sono i dividendi è sicuramente questo (metti i sottotitoli in italiano):
Strategia azioni dividendo in 3 punti
Per trovare da solo i migliori titoli ad alto dividendo io seguo questi passi:
La mia strategia per costruire un portafoglio ad alto rendimento in Italia si sviluppa in tre punti, quindi cercherò:
- Alto rendimento. Titoli con alti dividendi
- Basso rischio. Titoli con volatilità medio/bassa
- Forte crescita. Dividendi e capitale in salita
È utile anche considerare che a differenza del fare trading, qui è più saggio limitare il turnover dei titoli al minimo.
Cosa vuol dire?
Significa che non compro e vendo azioni in maniera frenetica, aspetto il mercato, non lo inseguo.
5 fasi di lavoro
Le fasi che attraverso durante la costruzione sono 5:
- Scelta del timing. Tento di entrare su titoli di qualità a prezzi inferiori alla media.
- Tengo in portafoglio i titoli per anni, non per mesi.
- Diversifico le azioni sia geograficamente che per settori.
- Vendo quando percepisco che difficilmente estrarrò altro valore
- Vendo se ho sbagliato titolo e/o timing.
Perché ho scritto su questa strategia?
Volevo pubblicare un’introduzione rapida e accessibile a questa tipologia d’investimento, adatta ad incuriosire persone ordinarie (non i “money managers”) ma alla fine ho preferito solo riassumere le idee più importanti sul “come faccio io”.
Questa non è una serie di consigli non richiesti, ma semplicemente il percorso che ho fatto io (e che continuo a fare) cercando di sbagliare il meno possibile, e soprattutto provando umilmente ad imparare dagli errori miei e degli altri.
Non è stata un’operazione indolore, ma adesso godo di un regolare flusso cedolare in crescita.
Cosa fare dopo averla letta?
Una volta letta, può essere interessante consultare il proprio consulente autorizzato per un confronto, poi potrebbe essere stimolante visitare ancora il sito rendite-passive e dare uno sguardo anche alle altre strategie che uso per costruire stabilmente valore.
Dove comprare azioni ad alto dividendo?
Questo è uno dei broker più popolari che uso anch’io.
Anche il broker Freedom24 è un’opzione onesta, insieme a Directa.
Non è l’unico, guardati in giro ma sta attento alle commissioni (con l’e-banking della tua banca sono sicuramente altissime).
Migliori Broker per azioni dividendo
Come trovo le azioni ad alto dividendo?
All’atto pratico, Cosa devo cercare nei titoli durante il processo di costruzione?
1- Azioni con crescita stabile e continua
La crescita è amica dell’investitore a lungo termine, perché senza di essa il valore di qualsiasi azienda e logicamente, i redditi che ne derivano, saranno erosi dall’inflazione.
Per me, questa fase, si traduce con l’intercettare la capacità di un’azienda di pagare un flusso crescente di dividendi per un lungo periodo di tempo. Ciò è importante sia per le plusvalenze che per il valore stesso, perché la crescita a lungo termine dei dividendi è un motore di crescita a lungo termine dei corsi azionari.
La crescita analizzata su un campione di un anno o due non è un buon indicatore della crescita futura, pertanto la crescita dovrebbe essere misurata (possibilmente) su un periodo più lungo, ad esempio cinque, o meglio, dieci anni. Questo mi aiuta a concentrarmi su quelle aziende che hanno dato prova di sé anche durante cicli avversi.
L’obiettivo finale è una crescita sostenibile dei dividendi a lungo termine, ma la crescita dei dividendi a lungo termine è più probabile se gli utili sono in crescita.
Per questo motivo ha senso ricercare la crescita a tutti i livelli, dal fatturato agli utili e ai dividendi, e in ogni caso su un periodo lungo.
Qualsiasi impresa che sia riuscita a far crescere i propri ricavi, utili e dividendi in modo significativo in un periodo di molti anni ha molte più probabilità di essere un’azienda sostenibile e di successo.
Warren Buffett, noto investitore americano, sostiene che il tempo è amico delle aziende sane e nemico di quelle poco affidabili. Non mi piacciono i luoghi comuni, ma qui c’è del vero.
Invece di cercare puramente aziende “a buon mercato”, cerco aziende di alta qualità per prima cosa, e valutazioni attraenti in secondo luogo.
Le aziende di alta qualità hanno due caratteristiche principali: producono risultati costanti per molti anni e sono stabilmente redditizie.
Banalmente le aziende che hanno avuto un successo costante per molti anni avranno maggiori probabilità di avere un successo costante in futuro.
Ciò vale sia per le imprese del settore ciclico che per quelle del settore difensivo, per cui gli investimenti difensivi non dovranno escludere completamente le imprese del settore ciclico.
Le società che hanno regolarmente pagato un dividendo, aumentato i profitti e costantemente accresciuto i ricavi, gli utili e i dividendi, molto probabilmente corrispondono alla descrizione di una società “di qualità” o “difensiva”.
2- Imprese a basso indebitamento
Non importa quanto possa essere prospera un’azienda, se ha grossi debiti potrebbe collassare appena qualcosa va storto.
Troppo debito è pericoloso, ma facci caso, molte delle migliori aziende non hanno poi bisogno di utilizzare troppo il debito per generare utili agli azionisti.
E’ anche vero che alcune aziende possono gestire più debiti di altre. In generale, più gli utili di un’impresa sono ciclici o volatili, minore è il debito che si dovrebbe avere. Le imprese stabili, come i supermercati o i servizi pubblici, sono logicamente in grado di gestire un debito maggiore.
Generalmente considero alto un rapporto debito/utile stabilmente superiore a 5/6, con le dovute eccezioni.
3- Vantaggio competitivo
A causa della natura competitiva del capitalismo, qualsiasi azienda che generi costantemente alti tassi di rendimento attira concorrenza. Immaginiamo che qualcuno sotto casa tua cominci a vendere caramelle e fare profitti favolosi, dopo un pò anche tu inizierai a vendere caramelle.
Magari le venderai ad un prezzo lievemente più basso, per farti spazio, collateralmente danneggiando il primo venditore. Una guerra dei prezzi poi potrebbe portarvi ad avere margini così sottili da far fallire uno dei due.
I marchi e i brevetti posseduti da un’azienda possono essere un buon motivo per valutare il suo vantaggio competitivo, perchè se non li potranno copiare facilmente, allora saranno già in vantaggio.
Altri due vantaggi competitivi sono l’essere già al vertice del mercato, e vendere servizi che costa meno erogare all’aumentare della platea di utenti (scalabilità). Il vincitore prende tutto, si dice.
4- Azioni con dividendi sostanziosi e stabili
Il dividend yield è un buon punto di partenza per misurare il prezzo in relazione ai dividendi.
Naturalmente mi ricordo che può essere fuorviante un dato che guarda solo i pagamenti dei dividendi dello scorso anno. Le previsioni restano solo previsioni.
5- Redditività a lungo termine
Confrontare il prezzo con l’utile, il famoso P/E ossia il rapporto tra prezzi e utili è probabilmente il modo più comune per valutare le azioni di una società. Anche per me che sono orientato ai dividendi questo ha senso: i dividendi vengono pagati con gli utili e quindi, a conti fatti, più utili si possono ottenere con i soldi a disposizione, meglio è.
Il rapporto P/E è lungi dall’essere perfetto. Sarebbe troppo facile.
Questo tuttavia, ha i suoi problemi. I guadagni possono essere volatili.
Se, ad esempio, i ricavi di Wal-Mart diminuissero del 40% da un anno all’altro, probabilmente non sarebbe ragionevole aspettarsi che resteranno per sempre a un livello così basso.
Naturalmente potrebbero farlo, ma un’aspettativa più ragionevole sarebbe che il declino sia temporaneo e che il potere di Wal-Mart sia probabilmente più o meno lo stesso di prima, perché presumibilmente ha lo stesso numero di negozi, dipendenti e linee di prodotti.

Perchè Investo a lungo termine?
In generale, considero “lungo termine” un periodo di almeno cinque anni, anche se dieci sono probabilmente un periodo minimo migliore.
Se l’orizzonte temporale è di un giorno, le oscillazioni dei corsi azionari sono essenzialmente casuali.
C’è circa il 50% di probabilità che salgano e il 50% che scendano da un giorno all’altro, ma se presumo che ogni investimento che farò durerà cinque anni o più, comincio a mettere le probabilità di successo a mio favore.
Le ragioni principali sono tre:
A – I dividendi delle azioni fanno una grande differenza nel lungo termine.
Nel corso di un anno un’azione difensiva pagherà quasi sicuramente un dividendo. Il dividend yield tipico può essere compreso tra il 3% e il 5%, quindi su un periodo di cinque anni si può arrivare fino al 15% e 25% o più.
A quel punto il dividendo comincia a diventare la componente principale dei miei rendimenti, soffocando gli alti e bassi dei prezzi.
B – La crescita dei dividendi a lungo termine stimola la crescita dei corsi azionari.
Se il mio orizzonte temporale è di cinque anni o più, è probabile che vedrò crescere i miei dividendi, supponendo di aver acquistato in aziende di alta qualità. Le buone imprese spesso aumentano i loro dividendi di più del tasso d’inflazione, e aumenti del 5% o più in un anno sono comuni.
Una crescita del 5% dei dividendi ogni anno per cinque anni mi porterà ad una crescita totale dei dividendi di oltre il 25%, il che è positivo per il mio reddito.
C – Il “sentiment” non cambia in maniera repentina.
Parlando di profitti e perdite indotti dal sentiment, un aspetto dell’acquisto di buone aziende a basse valutazioni è che le aziende a volte attraversano una breve fase negativa. Si tratta magari di un piccolo problema che poi viene risolto, ma che ha allontanato altri investitori a causa della paura e dell’incertezza.
Se il mio orizzonte d’investimento è di cinque anni o più, mi sarà molto più facile resistere a questi periodi difficili in attesa che l’azienda risolva i suoi problemi.
Una volta risolti i problemi, e talvolta anche prima, il sentiment del mercato è già cambiato. A quel punto altri investitori cominceranno ad acquistare, il che farà salire il prezzo delle azioni e ne farà salire la valutazione a livelli di nuovo normali.
Sebbene questi cambiamenti nel clima di mercato siano imprevedibili, si verificano abbastanza frequentemente – e con un impatto piuttosto grande sul prezzo delle azioni, vale la pena aspettare, anzi, approfittarne.
Fase di amministrazione delle azioni con dividendo alto
1. Vendita proattiva NON reattiva
Dopo aver trovato una società di alta qualità, relativamente difensiva, acquistato le sue azioni a un prezzo interessante e averle tenute per un certo numero di anni, ci può essere un momento in cui ha senso vendere. Come e perché le vendo è importante quanto lo era quando le ho acquistate.
(Quasi!) Mai mi sognerei di comprare un’azienda in modo impulsivo, senza pensare, solo perché ha registrato profitti record o ha firmato un nuovo contratto.
Leggere le notizie non basta, in quanto sono già scontate nei prezzi. Molti perdono soldi in borsa poi, perchè vendono in preda al panico.
Eppure la mia vendita non dovrebbe essere guidata dalla paura, ma dal ragionamento. Può essere vantaggioso anche imparare a mediare i prezzi, al fine di aumentare i rendimenti e ridurre il rischio.
2. Prendo profitto dai vincitori e riduco il rischio di valutazione
Il motivo migliore per vendere azioni è quando la società ha ottenuto buoni risultati. Inoltre le azioni che hanno ottenuto risultati saranno probabilmente di gran lunga le migliori.
In che senso?
Se, ad esempio, si possiedono azioni di un’azienda per cinque anni e in quel periodo si è registrato un aumento del fatturato, degli utili e dei dividendi del 50%, allora si è sicuramente scelta una buona azienda. Se durante lo stesso periodo il prezzo delle azioni della società fosse aumentato del 100%, probabilmente sareste molto contenti.
Ma il fatto che le azioni siano aumentate del 100% mentre il dividendo è incrementato “solo” del 50% significa che il rendimento del dividendo sarà ora la metà di quello che era al momento dell’acquisto delle azioni.
È questo un buon momento per vendere le azioni esistenti e acquistarne eventualmente altre con un rendimento più alto.
3. La vendita proattiva pianificata
Il processo di vendita deliberata e proattiva, piuttosto che reattiva, può essere ottenuto vendendo regolarmente la partecipazione a prezzi meno vantaggiosi. Qui siamo nel campo della pura teoria, mi piace conoscere le regole e sapere che non sempre riesco a rispettarle.
Piuttosto che aspettare che il disastro colpisca o che le azioni di una società colpiscano un particolare prezzo, un approccio migliore è quello di avere un tempo fisso (diciamo ogni tre mesi) in cui prendere la mia prossima decisione di vendita.
Questo toglie molto dello stress tipico del trading.
Immaginando un portafoglio composto da 20/30 partecipazioni, vendo e sostituisco circa 5/6 partecipazioni all’anno, negoziandone, se necessario, circa una ogni 2/3 mesi.
Diversificazione azioni dividendo
Tante belle parole di buon senso finora, vero?
Eppure indipendentemente dalla quantità di ricerche che farò su una società, non potrò mai sapere con certezza come si comporterà o quale sarà il prezzo dell’azione in futuro.
Mai.
La risposta a questa incertezza è di diversificare mettendo le uova in molti panieri diversi.
La diversificazione ha varie dimensioni:
La prima e più ovvia strada verso la diversificazione è quella di investire in aziende diverse.
Importante quanto il numero di imprese è l’importo investito in ciascuna di esse.
Non ha senso per me detenere 30 società se una società sola rappresenta il 90% del mio portafoglio.
La dimensione massima è una questione personale, ma il 15% è per me un massimo ragionevole e il 5/6% può essere un suggerimento migliore se voglio evitare i rischi specifici.
Se un’azienda funziona particolarmente bene e cresce oltre il 10% del mio portafoglio, potrò facilmente ridurla vendendo metà della posizione.
Diversificare tra ciclici e difensivi
Il mio portafoglio difensivo non deve investire solo in imprese che operano in settori difensivi ma anche ciclici.
Un approccio più equilibrato tra società del settore difensivo e società del settore ciclico produce facilmente risultati migliori, consentendo al portafoglio di mantenere le proprie radici difensive e di cogliere le fluttuazioni di valore più aggressivo fornite dalle società del settore ciclico.
Per mantenere questo equilibrio punto ad una ripartizione 50/50 (circa) tra imprese del settore difensivo e imprese del settore ciclico.
Settori tipicamente ciclici sono:
costruzioni
elettronica
trasporti
minerari
media
banche
auto
Settori tipicamente difensivi sono:
Salute
cibo
farmaceutici
tabacco
utilities
telecomunicazioni
Diversificare in più settori
Le aziende all’interno dello stesso settore sono spesso colpite dagli stessi fastidi, quindi la diversificazione in più settori contribuirà a ridurre il rischio di un portafoglio. Se un portafoglio è diversificato in molti settori, tutto ciò che riguarda un particolare settore avrà un effetto relativamente limitato sul portafoglio stesso.
Piuttosto che specificare il numero di settori in cui investire, è più facile definire il numero massimo di aziende che il mio portafoglio dovrebbe detenere in un dato settore.
Se detengo 20 aziende, allora non più di 2 aziende apparterranno allo stesso settore, e se detengo 30 aziende il limite sarà di 3.
È un errore comune innamorarsi e seguire le sorti di un settore o di un titolo.
Diversificare le azioni anche geograficamente
Lo stesso approccio alla diversificazione settoriale può essere applicato alla geografia. L’obiettivo è quello di ridurre l’impatto che un problema localizzato come una recessione, un terremoto o un’epidemia, avrà sul mio portafoglio.
Come investitore italiano non dovrò quindi sovrappesare aziende italiane. Una ragione che invece a volte mi spinge a farlo (aldilà del futile campanilismo), può essere la tassazione.
Ad oggi alcuni dividendi esteri mi vengono tassati due volte, ed in certi casi è quasi impossibile subire la tassazione solo in Italia.
Diversificare può significare anche capire dove le aziende italiane ad alto dividendo producono utili, se all’estero o in patria. Alcune grosse imprese italiane sono, di fatto, delle multinazionali non focalizzate solo sul nostro paese.
Ecco gli ultimi elementi che mi è tornato utile conoscere
tasse dividendi azionari
[bctt tweet=”Quante tasse si pagano sui dividendi delle azioni estere tipo Apple?” username=””]Ci sono alcuni aspetti fiscali che considero nella costruzione del mio portafogli ad alto dividendo, dato che l’impatto della tassazione non è irrilevante.
A parte dalle azioni, io valuto anche l’adozione di ETF (con svantaggio fiscale)
Alcuni ETF contengono vari titoli ad alta cedola che possono, già da soli, ridurre la volatilità del mio portafoglio. Sono una soluzione un po’ pigra, visti gli svantaggi fiscali che comportano in molti casi. In pratica un ETF in Italia genera una plusvalenza considerata reddito da capitale, mentre un’azione, ad esempio, produce un reddito “diverso”.
Per legge appartengono a due categorie diverse.
[bctt tweet=Quando realizzerò una perdita con un ETF, non potrò compensare le minusvalenze generate per poi compensare una plusvalenza da altri ETF. Quella minus è persa. Lo sapevi? username=””]
Confuso? Lo riassumo in “italiano”:
Perdi con un ETF, non potrai compensare i guadagni di un altro ETF. Perdi con un ETF, potrai compensarlo con un guadagno da azioni.
Dunque evito di avere solo ETF in portafoglio.
Inoltre posso imbattermi anche in ETF non armonizzati. In genere gli ETF extra UE (anche USA quindi) sono quelli non armonizzati, e la loro tassazione andrà “compensata” nella dichiarazione dei redditi. È comunque davvero raro che sia necessario posizionarmi su ETF non armonizzati, la scelta tra quelli armonizzati è sufficiente.
Quando possibile evito ETF con bassi volumi di scambio.
Quando adopero certi ETF considero sempre l’effetto della valuta, che se diversa dall’euro, può alterare il risultato atteso. Io ne adopero alcuni anche allo scopo di diversificare la valuta del portafoglio.
Non tutti gli investitori in cerca di grosse cedole sanno bene come vengono trattate fiscalmente. Purtroppo quando tengo in portafoglio un titolo estero, questo verrà (normalmente) tassato prima nel suo paese, poi in Italia. No, non è una bella notizia, ma ne tengo conto e agisco di conseguenza.
Tengo presente, ad esempio, che ad oggi, le trattenute alla fonte per le cedole Europee variano da paese a paese.
Tassazione azioni dividendo Europa esempio:
Germania 26,38%
Francia 30%
Spagna 19%
UK 0%
Negli USA invece dipende dal settore, ma comunque le mie cedole saranno “tosate” prima di essere sottoposte alla tassazione italiana per una percentuale che va dallo 0 al 39,6%.
[bctt tweet=”Gli investitori di Apple pagano il 15% di tasse sui dividendi in USA e poi pagano di nuovo in Italia, ma spesso non lo sanno” username=””]
Questa è una frase famosa di un grande investitore in azioni ad alto rendimento:
Strumenti per azioni High Yield
Ecco alcuni degli Strumenti più efficaci che uso per selezionare azioni con dividendi alti:
- 4-traders.com è eccellente, copre migliaia di titoli in tutto il mondo e mi serve anche a molto altro, già nella versione gratuita.
- Investing.com ha una sezione chiamata “stock screener” che mi permette di ordinare i titoli in maniera utilissima, adottando alcuni parametri menzionati sopra.
Poi banalmente esistono siti statunitensi che presentano delle classifiche aggiornatissime, anche quelle sono piuttosto utili da consultare.
Uno fra tutti: dividend.com
justetf.com riporta classifiche e studi per semplificare al massimo il percorso a chi si concentra sugli ETF
Sono stati scritti molti libri utilissimi per investire in azioni a lungo termine.
Trade Republic Italia è un broker a bassissimo costo che sta dimostrando di essere affidabile. Puoi leggere le mia opinione su Trade Republic Italia per chiarirti le idee o confrontare i migliori broker online.
Moneyfarm è un’alternativa per chi non è pronto a fare da solo. Non è l’unico strumento, ce ne sono molti simili.
Un’altra alternativa è investire in ETF che includono titoli da dividendo per generare entrate passive.
Disclaimer: Il 67% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore.
Per contestualizzare l’investimento in dividendi si può leggere come investire oggi e diversificare con cognizione di causa.
Ora dimmi tu, come trovi azioni ad alto dividendo in Italia?
Come costruisci il tuo portafoglio ad alto rendimento?
Nota: Investire comporta il rischio di perdite, quindi anche investendo in azioni con dividendo
Da non trascurare anche apps e fogli excel preconfezionati allo scopo.
Molti siti mi semplificano quindi la selezione, nell’era di internet gli strumenti sono gratis e disponibili, sta a me essere paziente e farne buon uso.
Un buon portafoglio ad alto rendimento si forma in mesi o anni e si evolve secondo un progetto definito da regole che rispetterò fermamente. In genere scrivo su carta ciò che ho intenzione di fare, il mio “timone” deve restare fermo soprattutto durante le (inevitabili) crisi.
Se pensi che non farai mai tutto questo sforzo per trovare e gestire titoli cedolari guarda anche la strategia che copia le azioni di un portafogli già fatto.
Guarda come copio un Portafoglio ad alto rendimento

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Ago
Ho scoperto il tuo blog, me lo sto divorando da 24 ore. Complimenti, mi colpisce la competenza ed esperienza diretta su così tanti tipi di investimento. Segnalo un (possibile) errore. Mi risulta che la (doppia…) tassazione dividendi in Spagna sia del 19%. Prova a controllora, e nel caso a correggere un post comunque ottimo. Congratulazioni!
Grazie infinite per il contributo, Paolo. La Spagna ha riformato la materia nel 2015. Uno spagnolo residente paga dal 19% al 23% sul capital gain e il 19% sui dividendi percepiti in Spagna. Uno straniero non residente paga il 19%, quindi ho appena rimesso i numeri al loro posto! La doppia tassazione resta e va coordinato con l’accordo contro la doppia imposizione ITA ESP. In casi specifici, può avere senso liquidare l’investimento estero poco prima dello stacco e ricomprarlo dopo. Questo potrebbe avere senso dopo aver calcolato l’eventuale beneficio da compensazione di minusvalenze.
🔴I titoli il giorno dello stacco tendono a perdere tanto valore quanto la cedola che staccano, quindi il successivo prezzo d’acquisto sarà presumibilmente più basso. NON la facciamo facile, serve una strategia.
Oltre a justetf io uso anche mondoetf, che è un bel database.
Interessante, ma non capisco perchè non usano ancora il protocollo HTTPS nel 2020.
Non sai quante che cercavo queste informazioni. grazie
Sappi che io sarei disposto a pagare per avere la lista dei tuoi titoli. Intanto complimenti per la spiegazione. Ho iniziato a documentarmi. Work in progress!
belle dritte ma io ci ho già provato tempo fa, mica facile come la fai tu. le cose cambiano e le azioni che oggi sono buone domani stanno a -20
Salve il tuo blog è il migliore e più chiaro che ho visto. complimenti per le yue informazioni. sono principiante in questa materia e ho una età in cui non voglio rischiare.
vorrei chiederti che cosa ne pensi dell’investimento in fondi con Allianz Bank. Sono un pò confusa sulla convenienza. grazie Anna
Scorciatoia attivata. Ho seguito passo passo. I primi euro di dividendo me li hanno pagati già dopo 2 settimane (non me lo aspettavo). Insomma funziona!
Circa la tassazione dei dividendi, ho letto che per azioni italiane sono tassati al 26% mentre per quelle estere, in presenza di accordi contro la doppia tassazione, sono tassati al 15% nel paese d’origine e per il resto – fino al 26% – in Italia. Tuttavia ho anche letto che la procedura per ottenere questo tipo di tassazione è macchinosa al punto da convenire solo se sono in ballo somme significative.
Mi piacerebbe saperne di più, e sarebbe una bella idea se i broker online, che trattengono le tasse per conto dello stato, fornissero automaticamente come servizio l’evitare la doppia tassazione.
Io sono dell’idea che prima di tutto devo guadagnare dai miei investimenti, poi viene il resto.
Se investo in azioni italiane mi merito le performance (scarse) che offrono.
Borsa italiana performa peggio delle altre da circa 15 anni. Perchè mettermi contro al mercato?
Stesso discorso per i broker.
Se i broker italiani costano sempre di più, perchè continuo ad usarli?
Infatti uso solo broker esteri e prediligo titoli esteri.
I calcoli sulle tasse li fa il commercialista.
Se proprio non so a chi chiedere mi rivolgo a siti come tassetrading e per pochi euro fanno tutto loro.
Il totale di tasse che si paga è praticamente identico. Italia o estero.
Esistono piccoli tecnicismi che cambiano il risultato di uno zerovirgola nel lunghissimo periodo, ma non è una preoccupazione per la maggior parte dei risparmiatori.
Cia Sal, complimenti per la tua competenza e condivisione del tuo sapere. Io sono un neofita e il mio scopo è investire a lungo termine in etf ad accumulazione, quali etf mi proponi con un investimento iniziale di 1000€?
Una mia preoccupazione è se compro da un broker è fallisce? Come faccio a comprare direttamente dall’emittente?
Grazie
Ciao Vito, io purtroppo non propongo investimenti, sarei scorretto se lo facessi.
Ho pubblicato qualcosa sui miei ETF preferiti qui: https://renditepassive.net/migliori-etf/#Migliori_ETF_Accumulo
Gli ETf non si possono comprare direttamente dell’emittente.
Non c’è pericolo alcuno investendo attraverso dei broker affidabili, ecco la lista di quelli di cui mi fido di più: https://renditepassive.net/miglior-broker/
Se un broker fallisce i soldi degli investitori sono tenuti separati da quelli del broker, quindi non è una preoccupazione.
Ciao Sal. Prima di tutto complimenti per il tuo blog, lo sto seguendo ormai da un paio di mesi e sto trovando informazioni di incredibile valore e aiuto. Scusami anche se rispondo qua, non riesco a trovare il modo di iniziare un thread indipendente, ma la mia domanda credo sia coerente con quanto scritto qui in risposta. Se ho capito quello che tu dici. Investo dall’Italia con broker online su azioni alto dividendo negli US. Il broker trattiene il 15% dei guadagni alla frontiera, e poi applica il 26% italiano sul rimanente 85%. Quindi piu’ o meno il broker trattiene il 37% sui dividendi da azioni USA, mentre facendolo in Italia pagherei l’11% di meno. Tuttavia, nella tua esperienza e’ comunque piu’ redditizio pagare il costo aggiuntivo a fronte del fatto che i dividendi USA (mediamente) sono comunque piu’ alti e coprono, con guadagni netti, quell’11% in piu’ di tassazione. Ho capito bene? Grazie, ~V
Alberto io preferisco titoli grandi, con una storia di dividendi lunga e stabile, quotati su borse forti.
Potrei investire in titoletti italiani, quotati su una delle borse più deboli del pianeta, ma mi metterei contro la statistica.
Io investo per guadagnare, quindi prima mi preoccupo di investire in titoli forti e generosi, poi delle tasse.
È solo il mio stile, lo so che c’è chi preferisce i carrozzoni semi-statali italiani ma io non me la rischio.
Il riassunto sulla tassazione che hai fatto è credibile ma io non tratto di fiscalità, non è il mio settore.
Ciao riguardo allo smart portfolio
L investimento minimo è 2000e non 500come indicato
Grazie del commento Luca. Alcuni Smart prevedono un investimento minimo di 2ooo€ altri di 500€.
Ciao Sal, in merito al DIVIDENDGROWTH, cosa vuoi dire che si pagano solo le commissioni compravendita? Si tratta delle commissioni nel caso in cui il fondo venda delle azioni del suo portafolgio e ne prenda altre? Intendi questo? Inoltre, con rifeirmento al discorso tasse, dividengrowth è considerato azioni e quindi si può utilizzare eventualmente per compensare ETF? Grazie! daniela
Questo portafoglio modello è stupendo per crearsi una rendita da dividendi senza fare nulla.
Attenzione, non sto dicendo che è esente da rischi, ma la sua volatilità è bassa e i dividendi che genera sono veri.
Stiamo parlando di un portafoglio di azioni di aziende grandi e affidabili, non di scommesse.
Si, mi riferisco ad acquisti interni, ma al momento sono tutte azioni USA a costo zero, ma questo potrebbe cambiare un giorno.
Si, le minusvalenze da ETF si possono compensare con plusvalenze da azioni.
Questo smart portfolio paga i dividendi ogni mese sul conto.
Ciao Sal, ho bisogno ancora di un chiarimento. oggi su eToro leggo che il gruppo segna un profitto negativo – 10,6%. Anche in questi casi il portafolgio paga i dividendi ogni mese?
Grazie!
Si paga i dividendi ogni mese indifferentemente dall’andamento.
I rendimenti non sono fissi ne garantiti.
Ciao Sal, vorrei capire meglio, scusa l’insistenza: questo smart portfoliopaga i dividenti ogni mese anche se il suo profitto oggi è indicato a -10,6%? Grazie!
I portafogli modello con scopo “dividendo” versano i dividendi continuamente nel mio conto eToro.
Quindi il bello è proprio questo, che non me ne frega più niente delle borse, sia se fanno +10% o -10% io ricevo sempre i dividendi.
Investire in portafogli modello da dividendo genera una rendita passiva da quei soldi.
Questa rendita non dipende molto dalle borse.
Ancora una domanda. hai scritto che è meglio acquistare azioni DOPO che è stato staccato il dividendo perchè costano d meno. Ma come si fa ad avere questa informazione? Dove si cerca il giusto timing? Grazie, daniela
Facile. Se cerchi in Google qualcosa tipo “enel” data dividendo, trovi la data, ma questo non è un metodo per decidere di comprare, i parametri sono anche molti altri.
Ciao Sal, da giorni sto iniziando a programmare un piano di accumulo di azioni da dividendi, da attuare per almeno 5 anni con reinvestimento dei dividendi. Mi sembra di capire che se reinvesto tutto immediatamente non genero plusvalenza e quindi niente tassazione giusto? Oltre i migliori brokers digitali hai da consigliare una banca o pensi che sia meglio organizzarsi solo su quello che offre il web?
In Italia le tasse si pagano anno per anno, anche se si reinveste.
Un piccolo vantaggio è che se genero una minusvalenze poi posso avere un credito d’imposta per la plusvalenza dell’anno dopo.
Purtroppo io non conosco una banca che offre il suo broker a prezzi onesti in Italia.
Fineco è caro, fino a 38€ per comprare e vendere un’azione e fa anche pagare per usare la piattaforma di trading avanzata.
Directa un pò più economico ma comunque non paragonabile ai broker esteri.
Andare fisicamente in banca (o al telefono) per inviare gli ordini è un bagno di sangue.
Se hai dubbi sulla sicurezza pensa che tutti i broker di cui parlo tengono i miei titoli separati dalle loro finanze. Quindi se dovessero fallire io nn perderei nulla. Mi verrebbero restituiti i titoli.
TradeRepublic o Degiro sono gruppi immensi e diffusi in tutta Europa.
eToro ha 24 milioni di clienti in tutto il mondo.
Ciao, seguo da qualche giorno i tuoi blog, complimenti.
Ti volevo chiedere riguardo agli smart portfolio di etoro, fino a quanti ha senso copiarne?
Esempio: sto provando il conto virtuale etoro e sto copiando 6 portfolios attualmente, mi chiedevo se ci fosse un numero consigliato da – a … per copiare i portfolio. Grazie
Ciao Emanuele, non entro nello specifico, ma io copio più portafogli e non ci vedo alcun conflitto.
Distribuire su più asset è sempre una buona idea.
Preferisco però che alla fine, la maggior parte dei miei investimenti sia su ETF o titoli grossi, forti e affermati, non su crypto o investimenti alternativi.
Quindi il cuore degli Smart che copio resta principalmente su ETF USA, poi viene tutto il resto in porzioni più piccole.