Buoni Fruttiferi Postali: Cosa sono? Opinioni, Rischi (Migliori BFP Convengono?)

Buoni Fruttiferi Postali
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Buoni Fruttiferi Postali (BFP) sono uno strumento di investimento popolare Italia, tanto che ce ne sono addirittura 50 milioni attivi!

I BFP sono considerati un’opzione sicura per investire il proprio denaro, poiché offrono rendimenti garantiti e protezione dalle fluttuazioni del mercato finanziario.

Vediamo quali sono i migliori BFP ma anche i motivi per ❌ NON prenderli affatto.

Spoiler: i rendimenti reali dei BFP possono essere molto inferiori a quelli annunciati!

Scopri come è possibile!


Cosa sono i Buoni fruttiferi postali?

Un Buono Fruttifero Postale è un titolo di investimento emesso da Poste Italiane, l’azienda statale/privata italiana che gestisce il servizio postale.

In parole povere si tratta di prestare soldi allo stato italiano per un periodo preciso e ricevere capitale e interessi a scadenza.

I BFP sono disponibili in diverse forme e scadenze, ma tutti condividono un elemento chiave: la garanzia dello Stato attraverso la Cassa Depositi e Prestiti. Ciò significa che il capitale investito è protetto dal rischio di insolvenza e offre una sicurezza alta rispetto ad altri tipi di investimenti.


Quanti tipi di Buoni fruttiferi postali ci sono?

I Buoni Fruttiferi Postali (BFP) di Poste Italiane offrono una varietà di soluzioni.

8 tipi di Buoni fruttiferi postali

Secondo il sito ufficiale di Poste Italiane, attualmente sono disponibili 8 diversi tipi di BFP:

  1. Buono Ordinario: Dura massimo 20 anni con un ritorno crescente che culmina al 3,00% dopo 20 anni. È caratterizzato dalla flessibilità del rimborso in qualsiasi momento entro il termine di prescrizione e gli interessi sono corrisposti ogni bimestre.
  2. Buono 4 anni risparmio semplice: Dedicato a chi attiva un Piano di risparmio risparmiosemplice e offre un rendimento annuo lordo standard del 1,50%.
  3. Buono dedicato ai minori: Permette di sostenere i progetti dei più piccoli e offre un rendimento annuo lordo fino al 4,50% fino alla maggiore età.
  4. Buono 3 anni Plus: Durata di 3 anni, garantisce un rendimento fisso annuo lordo del 2,00%. Offre la flessibilità di rimborso in qualsiasi momento entro il termine di prescrizione.
  5. Buono 3×2: Durata massima di 6 anni, offre un rendimento fisso annuo lordo del 2,25%. Un aspetto interessante è la possibilità di riscattarlo dopo 3 anni, con il riconoscimento degli interessi maturati, entro il termine di prescrizione.
  6. Buono Risparmio Sostenibile: Massimo 7 anni e un offre un tasso fisso crescente del 1,50%. Inoltre, offre la possibilità di ottenere un premio legato all’andamento (se positivo) dell’indice STOXX® Europe 600 ESG-X.
  7. Buono 3×4: Dura massimo 12 anni, offre un rendimento fisso annuo lordo del 2,75%. Può essere riscattato in qualsiasi momento entro il termine di prescrizione e, dopo 3, 6 e 9 anni, con il riconoscimento degli interessi maturati.
  8. Buono Soluzione Eredità: Dedicato ai beneficiari di un procedimento successorio concluso in Poste Italiane. Dura 4 anni, offre il 3,00% e la flessibilità di essere rimborsato in qualsiasi momento entro il termine di prescrizione.

Quanto sono sicuri i buoni fruttiferi postali?

I BFP sono sicuri grazie alla garanzia dello Stato italiano e ai guadagni stabili che promette.

La garanzia statale protegge il capitale investito dagli investitori da eventuali rischi di insolvenza, esattamente come succede con i BTP. I rendimenti dei BFP sono fissi o indicizzati all’inflazione, predefiniti al momento dell’acquisto e rimangono costanti durante la durata del buono. Questo piace molto a chi cerca investimenti sicuri e di valore ma questa sicurezza si paga cara, visto che i rendimenti sono bassi.

I Buoni
Fruttiferi Postali
sono garantiti dallo stato

È se l’Italia andasse in default?

L’Italia ha sempre onorato i suoi debiti fino ad oggi.

Purtroppo però è anche un paese con altissimo debito pubblico e con un rating ufficiale del debito sovrano pari a BBB, ossia con probabilità di default basse ma non nulle.


Vale la pena investire in buoni postali oggi?

La risposta è : secondo me no, ma in generale dipende.

I Buoni Postali sono una scelta molto tranquilla ma ovviamente devono conciliarsi con le tue esigenze d’investimento.

Se sei il tipo di persona che si accontenta di guadagni striminziti in cambio di una sicurezza sul capitale e sui rendimenti, allora è possibile che i BFP ti piacciano.

Conviene investire in Buoni
Fruttiferi Postali

Ecco alcuni comuni motivi per sceglierli (o no):

  • Sicurezza: Il supporto dello Stato italiano garantisce la sicurezza del capitale investito.
  • Rendimenti bassi ma garantiti: A seconda della tipologia scelta, i BFP offrono un ritorno stabile e predefinito, consentendo agli investitori di sapere con certezza quanto guadagneranno al momento del riscatto.
  • Accessibilità: L’acquisto dei BFP è aperto a tutti, indipendentemente dall’entità dell’investimento. Ciò li rende una scelta popolare per coloro che desiderano iniziare a investire con somme contenute, anche solo 50 euro.
  • Liquidità: In caso di necessità, i BFP possono essere riscattati in anticipo, offrendo una forma di liquidità per affrontare gli imprevisti. Chiaro che si rischia di perdere tutto l’interesse accumulato.
  • Diversificazione: Investire in BFP può contribuire a diversificare il proprio portafoglio globale.

Posso dire con serenità che i BFP non sono nella lista degli investimenti postali da evitare, ma neanche sono perfetti.


Come funzionano i buoni fruttiferi postali?

Ecco come funzionano i BFP.

In pratica possiamo suddividerli in queste categorie:

  1. BFP a rendimento fisso: in cui l’investitore riceve un tasso di interesse stabilito al momento dell’acquisto, valido per tutta la vita del titolo.
  2. BFP indicizzati all’inflazione: il tasso di interesse è legato all’andamento dell’inflazione, offrendo una protezione contro la perdita di potere d’acquisto del capitale investito.
  3. BFP legati al tasso Euribor: quanto rende dipende dai tassi di interesse di mercato, con la possibilità di ottenere guadagni maggiori in periodi di bassi tassi di interesse.

Buoni fruttiferi Vs. libretto postale: quali sono le differenze?

I BFP e i Libretti Postali sono prodotti di risparmio offerti da Poste Italiane, entrambi garantiti al 100% dallo Stato e rimborsabili in qualsiasi momento. Tuttavia, presentano differenze significative sia nella convenienza che nelle caratteristiche.

Differenza tra Buoni
Fruttiferi e
Libretti Postali
  • Buoni Fruttiferi Postali hanno una durata variabile da 3 a 20 anni, offrendo rendimenti fissi annui lordi a scadenza compresi tra lo 0,25% e il 3,00%, a seconda del tipo di buono e della durata. Sono soggetti all’imposta di bollo e all’aliquota agevolata al 12,5%.
  • Libretti Postali, invece, hanno una durata illimitata e offrono rendimenti fissi annui lordi compresi tra lo 0,001% e il 3,50%, a seconda del tipo di libretto e della durata del deposito. Sono esenti dall’imposta di bollo fino a 5.000 euro ma pagano un’aliquota al 12,5%. Questo riguarda anche i famosi Libretti Smart.

In sintesi, i migliori BFP offrono maggiore redditività ma richiedono un impegno più lungo, mentre i Libretti Postali sono più flessibili e liquidi, ma con convenienza inferiore.


BFP contro BTP – Quale conviene?

Esiste anche una grossa distinzione da fare tra BFP e BTP.

btp bfp

Infatti i BFP sono teoricamente meno rischiosi, ma anche molto meno liquidi. I BFP hanno una scadenza massima di 20 anni al momento, mentre i BTP possono avere una durata superiore ai 30 anni.

Una differenza enorme tra BFP e BTP risiede nella modalità rimborso del capitale. Il rimborso dei BFP avviene al 100% del valore nominale. Il risparmiatore sostanzialmente non ci perde mai, ha la garanzia di tornare in possesso dei suoi soldi. Al contrario, se un investitore vuole riavere il capitale che ha messo in BTP prima della naturale scadenza è costretto a venderlo sui mercati al valore che questi gli assegnano quel giorno.

In media i BTP rendono di più dei BFP, ma con i BTP potrei perdere soldi se li liquidassi prima della scadenza.

Evita gli errori di investimento più stupidi. Ricevi la prima email:


Quali sono i migliori buoni fruttiferi postali?

Tra i Buoni Postali attualmente disponibili, i migliori sono:

  • Buono dedicato ai minori: Durata massima 18 anni, offre un rendimento fisso annuo lordo crescente fino al 4,50% al momento del rimborso. Questo buono è pensato come regalo per accompagnare la crescita dei bambini e dei ragazzi.
  • Buono Soluzione Eredità: Con una durata massima di 20 anni, garantisce un rendimento annuo lordo del 3,00% alla fine. È concepito per chi desidera proteggere i propri cari in caso di decesso, con il trasferimento automatico agli eredi senza passare per la successione.
  • Buoni ordinari: sono quelli che facevano i nostri nonni e restano i migliori anche se pagano pochissimo.
Migliori Buoni Fruttiferi Postali

Chiaramente i migliori non sono solo quelli che rendono di più, ma quelli che offrono più valore nell’unità di tempo.


Simulazione e calcolo BFP : come conoscere gli interessi del buono fruttifero postale (❌ cattive sorprese)

Per determinare gli interessi di un Buono Fruttifero Postale, puoi utilizzare il pratico servizio di calcolo dei rendimenti offerto dal sito di Cassa Depositi e Prestiti.

calcolo rendimento buono fruttifero postale esempio

Seleziona la tipologia di buono, la data di sottoscrizione, l’importo e la data di rimborso desiderati per scoprire il rendimento e gli interessi maturati nel tempo. Questo strumento ti permette di confrontare diversi scenari di investimento per individuare quello più adatto alle tue esigenze finanziarie.

Nell’esempio sopra vedo che se investo 1000€ oggi, nel 2035 avrò guadagnato solo 336€. A mio parere 336€ in 12 anni sono un guadagno ridicolo. La sicurezza di questo strumento ha un prezzo: i rendimenti bassi

Calcola rendimento
Buoni Fruttiferi Postali

Quanto rendono 20.000 euro in buoni fruttiferi (esempio)

Il rendimento di 20.000 in buoni fruttiferi varia in base al buono sottoscritto e alla durata. Per esempio, sottoscrivendo 20.000 euro di Buono Ordinario oggi, questo è il rendimento risultante dal sito Poste Italiane (CDP) al momento del rimborso:

calcolo rendimento buoni postali 20000 euro

Il rendimento di 20.000 euro in buoni postali investendo oggi è esattamente 16.098,71 euro lordi al momento del rimborso dopo 20 anni, ossia nel 2043.

Il guadagno che ho fatto dopo 20 anni di investimento in BFP ordinari viene tassato per un totale di 2.012,34€ che sono da sottrarre ai 16.098,71€ di sopra.

20.000 euro in buoni fruttiferi
Anno di possessoRendimento annuo lordo alla fine di ogni annoAnno di possessoRendimento annuo lordo alla fine di ogni anno
1°anno0,50%11° anno1,97%
2°anno0,50%12° anno2,06%
3°anno0,75%13° anno2,13%
4°anno0,94%14° anno2,21%
5°anno1,15%15° anno2,33%
6°anno1,29%16° anno2,43%
7°anno1,39%17° anno2,58%
8°anno1,59%18° anno2,71%
9°anno1,75%19° anno2,83%
10°anno1,87%20° anno3,00%
Questi sono gli interessi che ricevo se investo in BFP ordinari oggi.

Come puoi vedere, il rendimento va aumentando negli anni fino a culminare al 3% solo dopo 20 anni.

Questo BFP NON rende il 3% dal primo giorno, anche se c’è scritto 3% i rendimenti sono molto inferiori nei primi anni.

Anche se c’è scritto BFP 3% gli interessi sono inferiori all’inizio, guarda la tabella sopra.

Per investire 10.000 euro basta ripetere la simulazione.


⚠️ Buoni postali Pro e Contro

I Buoni Fruttiferi Postali (BFP) presentano sia aspetti positivi che negativi. Di seguito sono elencati alcuni dei principali “pro” e “contro” relativi ai BFP:

Pro:

  • Sicurezza simile ai BTP e a tutti i titoli di stato
  • Non esistono limiti su quanti posso averne
  • Sono entrate passive a tutti gli effetti
  • Sono esenti da tasse di successione
  • Tassazione 12,5%
  • Capitale garantito
  • Ritorno garantito

Contro:

  • Liquidità limitata per i nostri risparmi
  • Si paga una imposta di bollo dello 0,2%
  • Rendimenti bassi e non sempre trasparenti
  • Interviene la prescrizione dopo soli 10 anni dalla scadenza
  • Nella maggior parte dei casi, chiedendo il rimborso anticipato nei primi anni si perdono tutti gli interessi maturati
  • Visti i bassi rendimenti si nota poco l’effetto dell’interesse composto

Mi permetto di dire “non trasparenti” perchè, come nell’esempio del BFP ordinario, il rendimento annunciato è del 3%, ma la realtà è che al 3% ci arrivo solo gradualmente dopo 20 anni.

Un BFP ordinario 3% NON rende il 3% all’anno per 20 anni, ma molto meno di così.


Quali sono i buoni fruttiferi postali che rendono di più oggi?

Il buono fruttifero postale che rende di più oggi è il Buono postale minorenni.

Ti avverto che è comunque deludente, visto che non da interessi nel primo anno e può essere intestato esclusivamente a un minore d’età.

C’è scritto 4,5% ma non è del tutto vero.

Per il primo anno e mezzo rendono zero.

Guarda la tabella sotto.

Buoni Fruttiferi Postali che rendono
di più oggi

Inoltre NON è vero che il buono per minori rende il 4,5% annuo (come sembra).

La verità è che il rendimento massimo è del 4,5% ma solo 16 anni.

La realtà è che rende zero all’inizio, poi paga il 2,5% dopo 1 anno e 6 mesi. I rendimenti vanno poi aumentando negli anni.

Guarda con i tuoi occhi:

migliori buono fruttifero postale
Fonte: poste italiane

Se io oggi comprassi un BFP per minori da 1000 euro a un neonato, lui dopo 18 anni otterrebbe solo 2042,30€.

Al netto dell’inflazione dopo 18 anni questa potrebbe risultare in una perdita.

simulazione BFP minori
Fonte: sito poste italiane a solo scopo illustrativo

Se io fossi costretto a fare un BFP oggi preferirei un buono ordinario.

I buoni fruttiferi postali migliori del passato ma che ❌ non sono più disponibili sono:

  • Buono 4×4: Aveva una durata massima di 16 anni e offre un rendimento fisso annuo lordo del 3,00% alla scadenza.
  • Buono Rinnova: Aveva una durata massima di 6 anni e offriva un rendimento fisso annuo lordo del 3,25%.

Buoni fruttiferi postali: scadenza e riscossione

I BFP hanno diverse modalità di scadenza e riscossione:

  • Scadenza: La scadenza di un BFP è la data in cui il BFP raggiunge il termine del suo periodo di vita. La durata può variare da pochi anni fino a diverse decadi, a seconda del tipo scelto. Al momento del rimborso, l’investitore ha il diritto di riscuotere il capitale investito insieme agli interessi maturati.
  • Riscossione: La riscossione di un BFP può avvenire alla data di scadenza o in alcuni casi in anticipo. Al momento della riscossione, l’investitore può riavere l’intero importo investito insieme agli interessi guadagnati nel periodo di investimento. In alternativa, alcuni BFP offrono la possibilità di riscattare il buono in anticipo, ma ciò può comportare l’applicazione di commissioni o il mancato riconoscimento di una parte degli interessi.

Vanno bene i buoni fruttiferi contro l’inflazione?

I buoni postali (BFP) sono considerati a basso rischio ma potrebbero non proteggere completamente dall’inflazione i soldi risparmiati.

Questi strumenti offrono un ritorno fisso o indicizzati all’inflazione, ma l’interesse fisso può non tenere affatto conto delle variazioni dell’inflazione.

La durata dei BFP può esporre gli investitori al problema dell’inflazione nel lungo termine e il rischio + perdere valore comunque. 

L’investimento immobiliare comunque non compete con un inflazione alta come questa, piuttosto io guardo ai REIT, che hanno rendimenti ben più alti.

Per una protezione più efficace dall’inflazione, gli investitori italiani possono considerare strumenti finanziari diversi come ETF, azioni, obbligazioni indicizzate all’inflazione o beni reali come l’oro fisico.


Video Buoni Fruttiferi Postali su YouTube

Ecco un video su Youtube che spiega la convenienza e cosa sono i BFP:


La mia esperienza personale con i BFP e gli investimenti in posta

I BFP possono offrire sicurezza e stabilità e la mia esperienza è abbastanza positiva, soprattutto per quelli che ho fatto da ragazzo con i primi risparmi e che ho tenuto fino al momento del rimborso. Non sono di certo un modo di investire speculativo.

foto mio buono postale
Foto di buono postale

Detto questo, per chi vuole “parcheggiare” del capitale senza correre grandi pericoli, li trovo un prodotto a costi bassi. Ovviamente c’è di meglio per investire oggi, ma questa è un’altra storia.

Io preferisco investire mensilmente in piani di accumulo che hanno statisticamente stracciato i rendimenti di BTP e BFP come questi. So di prendermi rischi superiori, ma non ho dubbi a riguardo. Anche gestori come Moneyfarm possono fare di meglio, ma senza mai garantire il capitale e i rendimenti.

Non mi posso illudere di vivere di rendita un giorno semplicemente investendo in BFP.


Opinione finale sui BFP

I BFP rappresentano un’opzione sicura per i risparmi (fino a che lo stato resta solvibile) per coloro che cercano stabilità finanziaria nel lungo periodo e piccoli rendimenti. 

Buoni Fruttiferi Postali
Opinione

Io ho avuto avuti alcuni BFP molti anni fa e non mi posso lamentare, ma oggi non reggono la corsa dell’inflazione.

Al netto, perderei soldi si li usassi oggi.

Stesso discorso per molti BTP. C’è di meglio in giro.

Grazie alle garanzie statali e all’interesse predefinito, i BFP offrono una combinazione di rischio basso e lenta crescita del capitale. Come con qualsiasi forma di investimento, è consigliabile comprendere bene di cosa si tratta prima di prendere decisioni.

Con i BFP è quasi impossibile perdere soldi, ma i rendimenti sono bassi e certi.

Capisco chi compra ancora BFP, ma personalmente, non investirò più titoli simili fino a quando non torneranno ad offrire rendimenti sufficienti.


FAQ sui BFP

Perché il rendimento dei Buoni fruttiferi postali sta salendo?

Il rendimento dei Buoni Fruttiferi Postali sta salendo a causa dell’aumento dei tassi d’interesse, che sono stati adeguati in risposta alle condizioni economiche e alle politiche monetarie attuali.

Quanto rendono 10.000 euro in posta?

Il rendimento di 10.000 euro in posta dipende dalla tipologia di sottoscrizione scelta, come i Buoni Postali o altri prodotti di risparmio offerti da Poste Italiane. In linea di massima 10.000 euro possono rendere dall’1% al 3% lordi all’anno e il tutto a basso rischio.

Quanto rendono i buoni fruttiferi postali oggi?

I rendimenti dei Buoni Fruttiferi Postali oggi variano a seconda del tipo di buono e della durata dell’investimento. La Poste Italiane ne offre con diverse caratteristiche sia fissi che indicizzati all’inflazione. A seconda del BFP scelto, il rendimento annuo lordo può oscillare fra l’1% e il 3,50%.

Quanto rendono 50.000 euro in posta?

Il rendimento di 50.000 euro in posta dipende dalla tipologia di investimento scelta, come i Buoni Postali o altri prodotti di risparmio offerti da Poste Italiane. In media 50.000 euro possono rendere dall’1% al 3% lordi all’anno.

Come funzionano i buoni fruttiferi postali dematerializzati?

I buoni fruttiferi postali dematerializzati funzionano come strumenti per investire dematerializzati, senza documenti cartacei. Vengono acquistati e gestiti tramite il sistema informatico di Poste Italiane. Gli interessi vengono accreditati direttamente sul conto corrente o deposito associato.

Quanto dura un buono postale dematerializzato?

La durata di un buono postale dematerializzato varia in base al tipo di buono scelto. I buoni postali possono avere diverse scadenze, come 3, 5, 10, 20 anni o altre durate specifiche. La durata è stabilita al momento dell’acquisto e gli interessi saranno pagati in base a tale scadenza.

Qual è il buono fruttifero postale più conveniente?

Il buono fruttifero postale più conveniente sembra essere il Buono dedicato ai minori, ma ovviamente è limitato e la scelta dipende da numerosi fattori.

Quali sono i rischi dei buoni fruttiferi postali?

I rischi dei buoni fruttiferi postali includono il rischio del tasso di interesse, poiché i rendimenti sono fissi , potrebbero non tenere il passo con l’inflazione. Inoltre, la liquidità può essere limitata, poiché alcuni buoni hanno vincoli temporali per il rimborso anticipato.

A cosa servono i buoni fruttiferi?

I buoni fruttiferi postali servono come prodotto di investimento a basso rischio, utilizzati per guadagnare interessi sul capitale investito. Sono adatti per coloro che cercano un investimento sicuro e con rendimenti prefissati. L’interesse non viene pagato al momento della sottoscrizione ma alla data di scadenza.

Che buono postale conviene fare?

Conviene fare il buono postale ordinario se l’obiettivo è investire a lungo termine. Oppure scegliere il più adatto alle proprie esigenze e alla propria situazione finanziaria. Alcuni potrebbero preferire un collocamento con rendimenti più alti, mentre altri potrebbero optare per maggiore flessibilità. La tassazione non cambia.

Quanto si guadagna con i buoni fruttiferi postali?

Con i buoni fruttiferi postali si può guadagnare dallo 0,25% al 3,00% o più, a seconda delle condizioni di mercato e del tipo di buono scelto.

Possono essere cointestati i BFP?

Sì, i Buoni Fruttiferi Postali possono essere cointestati, ossia intestati a più persone, parenti o no.

I buoni fruttiferi postali fanno reddito?

Sì, i buoni fruttiferi postali fanno reddito sotto forma di interessi sul capitale investito. Non vanno riportati nella dichiarazione dei redditi ma invece vanno specificati nell’ISEE.

Buoni fruttiferi postali serie Q/P: che succede?

I buoni fruttiferi postali serie Q/P sono titoli di risparmio sempre emessi da Cdp, ma hanno un problema. La controversia tra i risparmiatori e Poste nasce poiché i rendimenti riportati sul retro dei buoni sono diversi da quelli previsti dai decreti ministeriali successivi. Attualità: La Corte di Cassazione ha supportato quest’ultima, ma c’è ancora disaccordo.

Hai acquistato un BFP negli anni compresi tra il 1986 e il 1999?

Sappi che potresti avere diritto ad un rimborso aggiuntivo.

Qual’è la migliore alternativa ai BFP oggi?

La migliore alternativa ai BFP oggi sono i piani di accumulo di capitale e i robo advisor.

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6 pensieri su “Buoni Fruttiferi Postali: Cosa sono? Opinioni, Rischi (Migliori BFP Convengono?)

  1. Ciro Abbagnale dice:

    Ho rimborsato i miei buoni quando ho capito che non servivano a niente. Scrivi cose che nessuno scrive, fai bene. In Italia tutti ipnotizzati dai rendimenti fissi, ma con l’inflazione a 1000 che te ne fai del 3% fisso dopo 20 anni? Stai perdendo soldi ma ti senti a posto che hai fatto i buoni.

    • Sal @ Rendite Passive dice:

      I BFP sono l’unico investimento possibile per chi ha paura di rischiare, quindi comprendo chi li fa se ha un profilo di rischio estremamente conservativo (andrebbe misurato).
      Tutta queste garanzie hanno appunto un prezzo, quello che fanno guadagnare davvero poco.

    • Roby dice:

      Bene; allora in cosa investi nelle crypto valute che no esistono? Nella forex?
      Apparte che io quando nel 2003 investivo in BOT il quale rendimento era della stessa percentuale mi ha reso. Certo che se investi 10mila o 20mila euro non serve a nulla e poi devi mettere sempre da parte invece che strafare per apparire come uno ricco e benestante con acquisto di auto di lusso o SUV.

      • Sal @ Rendite Passive dice:

        Ciao Roberto, grazie del commento.
        Al momento io non investo in crypto ne in forex.
        Questi sono i miei investimenti: https://renditepassive.net/investire-oggi/ nessun grosso segreto.
        Anni fa i BOT, i BTP e i BFP rendevano molto, oggi non più ed è un problema enorme per chi non se la sente di prendere rischi e mettere i suoi soldi sui mercati.
        Per me ho scelto di rischiare, l’alternativa sarebbe la rovina finanziaria (e proprio non mi va!).
        Prova a leggere la newsletter, c’è un sacco di spunti e arriva 1 volta a settimana circa.

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